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12.07.2019
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Mancanza di raccolto fino al 50%: è allerta caldo anche per le baby leaf

È quanto denuncia Unaproa  per le insalatine a foglia tenera utilizzate per i mix e mono prodotto nelle buste di insalata pronte per l’uso.

Sale la preoccupazione fra le OP di quarta gamma associate ad Unaproa di fronte all’ondata di caldo  anomalo che sta interessando l’Italia per produzioni baby leaf, le insalatine a foglia che  vengono raccolte a uno stadio precoce, prevalentemente foglioline di rucola, lattughino, valerianella, bietole da foglia e spinacino.

La grande ondata di caldo degli ultimi giorni ha creato all’interno delle strutture coperte per la coltivazione delle baby leaf un microclima sfavorevole: infatti le temperature esterne hanno toccato per giorni punte che vanno oltre i 30 gradi, all’interno si sono raggiunte temperature anche di 50 gradi.

Le alte temperature inoltre  hanno causato un innalzamento delle temperature del suolo che non permettono quindi il normale sviluppo vegetativo degli appezzamenti seminati.

Le due condizioni hanno causato grossi problemi di disponibilità per le baby leaf soprattutto per valeriana, spinacino e lattughino. Dalla prossima settimana si prevedono disponibilità di campo ridotte fino al 50% rispetto  alle semine programmate dai produttori. Infatti questo microclima, ha causato scottature sulle foglie tali da rendere la materia prima non utilizzabile per lo standard qualitativo richiesto alla IV gamma.

Le Organizzazioni di produttori della quarta gamma”  dichiara  il vice presidente Unaproa Felice Poli “non si sono mai sottratte al dovere di mantenere la continuità del servizio e gli accordi commerciali con i clienti” ma, prosegue Poli “nonostante gli sforzi che si stanno compiendo, la capacità produttiva delle baby leaf è già notevolmente compromessa e si prevede che questa situazione critica di carenza di prodotto perdurerà per circa due settimane nell’attesa che tornino le normali  temperature stagionali”.
Il settore della quarta gamma”, conclude il vice presidente “invita clienti e consumatori a dare più spazio ad altri prodotti orticoli che risentono meno del caldo come le lattughe, il pan di zucchero, la riccia, la scarola e il radicchio. Questi ultimi infatti essendo coltivati a campo aperto stanno risentendo meno dei danni da caldo.